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venerdì, ottobre 06, 2006

Ritorno al passato.

Con il solito zainetto in spalla entro nel leggendario cancello grigio, di nuovo.
La targa fatiscente "Liceo Scientifico A.Landi" inizia ad avere un aspetto diverso...arcaico.
Sorrido alla bidella che non mi riconosce ma percepisce la mia aura positiva e mi fa passare.

Un anno fa se ne andava un professore di Matematica e Fisica amato da generazioni di studenti. Io l'ho conosciuto in altre circostanze, e ho avuto la fortuna di poter leggere dei pensieri su di lui. Pensieri di chi viveva con lui il suo male, affrontato con coraggio inesorabile.

Non dimenticherò mai il suo funerale laico, accompagnato da un coro che sospirava "Va pensiero" tra le mura dell'antico cimitero di Velletri.

Un anno fa se ne andava Vittorio Alessandrelli. Chi era?
Vittorio Alessandrelli cantava, era un basso in un coro.
Vittorio Alessandrelli insegnava Matematica.
Vittorio Alessandrelli era un appassionato di Lirica, di musica classica.
Vittorio Alessandrelli insegnava Fisica.
Vittorio Alessandrelli amava la Letteratura.
Vittorio Alessandrelli teneva conferenze sulla Relatività Generale durante l'anno mondiale della Fisica.
Vittorio Alessandrelli lottava contro la crisi delle materie scientifiche, soprattutto in questo paese, soprattutto nei giovani.
Vittorio Alessandrelli ascoltava jazz.
Vittorio Alessandrelli si faceva voler bene dai suoi alunni.
Ma chi era Vittorio Alessandrelli?

Vittorio Alessandrelli era quello che dovrebbe essere la scuola, la cultura, la scienza.
La prima disponibile al dialogo e rigorosa nell'impegno.
La seconda aperta, non relegata a categorie e recinti.
La terza vissuta con la passione di chi vuole esercitare il libero pensiero.

Sventurata la terra che ha bisogno d'eroi...
(B.Brecht)

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