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domenica, maggio 16, 2010

e mi sveglio

e mi sveglio, e uno è a torso nudo, russa a scatti - non è a tempo, ma sta fumando meno, in effetti.

la faccia dell'altro è sprofondata nel cuscino.

muovo passetti, piccoli, verso la cucina, verso i resti della serata.

storco il naso per la povera bottiglia di limoncello lasciata aperta.

respiro, apro la porta. piove, piove e piove, su questa Roma di sabato mattina, deserta, assonnata, e più svogliata del solito.

ri-respiro, e in pochi passi mi faccio inghiottire dalla metro B.

domenica, marzo 14, 2010

il deserto dei tartari

Giornate invernali, lunghe, passate in laboratorio, a lanciare esperimenti. Passate con l'ossessione di scadenze in testa, tenendosi compagnia con calcoli ridicoli su parole come scadenza,consegna,fuoricorso.

Poco prima delle otto, le gambe da pendolare scendevano giù dal letto da sole. Chiudevano la porta e affrontavano la pioggerellina senza farci caso. Ma salito sul treno, tiravo fuori la mia vera tortura, rilegata con eleganza da una Einaudi degli anni settanta non ancora divorata dai tentacoli del biscione.

Il deserto dei tartari.

Buzzati ti prende, con leggerezza, e ti scava un foro, piccolo e sanguinante nello stomaco. Dopo poche pagine immagini come andrà a finire, perchè un po' hai imparato a conoscerlo. E questa certezza ti allarga questo dannato forellino, ti apre un varco nel quale vanno a finire tutte le tue paure, le tue tristezze, il terrore delle scelte sbagliate, il dannato tempo che passa, le occasioni che non ritornano.

Quando ti ritrovi con una voragine dolorante non puoi più fermarti, sai che non allevierebbe un bel niente abbandonare a metà. E lo finisci, finisci tenendoti una mano sulla ferita, barcollando vai avanti, superi il traguardo, e non c'è nessuno a suonare trombe del vincitore, ci sei solo tu, con gli occhi spalancati a ricordarti che è questa la tua vita, proprio questa qua.

Allora, respiri, premi il pulsante verde, e scendi dal treno.

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domenica, dicembre 27, 2009

classe 1916


Avere 94 anni e vantare di aver conosciuto Ernesto Guevara e Rommel, vissuto e lavorato in Sud America e Sud Africa nella stessa vita...è stato come parlare con un vecchio film, un archivio dell' istituto Luce prima della restaurazione.

Ancora fresco di propaganda fascista, mai stato in Italia durante la guerra, convinto della vittoria di Hitler, pronto ancora a combattere, nebbia su nebbia e chiarezza su chiarezza.

"Io la mia età l'ho fatta... ma datemi 40mila uomini di 30-40 anni armati e ci penserei a fare la guerra civile, per far capir ragione agli uomini di questo governo Italiano"

Occhi chiari svegli, voce modulata da film.

Se ho ben capito, ha pure votato bene alle ultime elezioni.

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martedì, dicembre 15, 2009

Radio & Appia

Un viaggio di mezz'ora con una vecchia autoradio a far da compagnia, da Velletri ad Albano.

Parto e impreco, nella mia zona non prende più neanche RadioClassica, e Capital inizia a stancarmi, sempre di più.

Sull' Appia Antica, o Appia Vecchia, come si dice qui, all'altezza di un rudere del "castellaccio", dove per la prima volta sono riuscito a fare quello che faceva mio nonno, cioè raccogliere mentuccia per i carciofi alla matticella, inizia a gracchiare di vita Radio 2, dove dalle 17 alle 18 posso ascoltare 610, con perle eccezionali quali:

basta con i soliti panettoni, prova il panettone vongolato farlocco

oppure

la donna trattore e il dinosauro albino. tratto da una storia vera.

Se inizio a smanettare, a Genzano, mentre aspetto ad uno dei tantisemafori della circonvallazione, arrivo a Radio Rock. E magari mi va anche bene. Tipo Queens of the Stone Age, Pearl Jam, Radiohead. Ogni tanto mi va male, e mi va male peggio dei Pantera, per intenderci.

Ricordo lo scorso inverno, quattro musicisti sgangherati ad ascoltare "Jeremy" su radio rock, quando sulla parte finale la "deejay" inizia a parlare sopra alla canzone, sulla voce grattata di Eddie Vedder - try to erase this from the blackbooooaard - e i fraseggi di McCready, quella maledetta squinzia inizia a leggere qualche insulso sms o a parlare di qualche raduno brutal. Ricordo che zoccola fu l'appellativo più gentile che le affibbiammo. Urlando.

Dopo Albano, c'è un semaforo con una salita per arrivare a Castel Gandolfo. Superato quello, potete rilassarvi, che prende Lifegate.

venerdì, novembre 20, 2009

che altro fare.

Se sono solo in una stanza con una piccola luce vicino al monitor e c'è l'inverno alle porte, non c'è che da sognare. Aprire una guida Lonely Planet della Norvegia, leggere dell' arcipelago Svalbard, e dei pericoli sugli eventuali incontri con gli orsi polari.

Mando giù un sorso di ottima acqua di rubinetto, e se chiudo gli occhi mi vedo in mezzo a un romanzo di Pullman, nelle terre del nord.

mercoledì, ottobre 21, 2009

Castagne & Tarantino

e mentre nuvole cariche di pioggia e temporale si avvicinano a casa mia, mangio delle ottime castagne e brindo con un mezzo bicchiere di Est!Est!Est! alla mirabolante caduta del nazismo inneggiata da Tarantino.

Questo mentre il mio portatile ronza, e il pc sbuffa e riempie di rumore questo bunker malandato, con la speranza che domattina troverò delle reti neurali in grado di riconoscere e sfruttare delle tracce di feromone, proprio come formiche...it's computer science, baby

"mi cercarono l'anima a forza di botte"
De Andrè

giovedì, ottobre 15, 2009

ecchediamine

Ecchediamine, se sto strimpellando per i santi cazzi miei alle 11 di giovedì mattina :

Dolly del mare profondo, figlia di minatori,
si leva le scarpe e cammina sull'erba
insieme al figlio del figlio dei fiori.

E fanno la solita strada fino al cadavere del grillo,
la luna impaurita li guarda passare
e le stelle sono punte di spillo.

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DRIN - Ciao sono ... di Fastweb posso parlare con ... - Parla con ME - Sei maggiorenne puoi... - Yes, I can - Sei interessato ... - No. - Neanche ... - No. - Salve - Salve - Click.

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Dicevo, è perchè mi fa stare meglio, non so perchè.

E mentre le lancette camminano
i due si dividono il fungo e intanto mangiando
ingannano il tempo ma non dovranno ingannarlo a lungo.

Infatti arriva Babbo Natale, carico di ferro e carbone,
il figlio del figlio dei fiori lo uccide
con un coltello e con un bastone.


Questa è una versione moderna, registrata meglio, con l'aggiunta della voce della Mannoia. Bella. Ma poco grezza.

mercoledì, settembre 23, 2009

Il silenzio di casa mia

Potrei venderlo il silenzio a casa mia. Sul serio. Mettermi in poltrona qui, la sera, davanti a un camino spento, e godermelo tutto, diamine. Quanto vale oggi, un silenzio così? Per sentire le lancette dell' orologio devo sforzarmi. Ogni mattina, se sono a casa, rimando sempre un po' di più il momento di far diffondere la musica di Lifegate. Mastico persino i cereali più lentamente, me lo respiro, la mancanza di rumori, il frigo che ha deciso di rimanere in pace, nessun cane che abbaia, niente treni diretti che sfrecciano saltando la mia piccola e inutile stazione.

C'era un personaggio di un libro di Baricco che faceva una cosa pretenziosa, naturalmente: segnare le cose importanti su un taccuino.

Il Silenzio: da proteggere.


domenica, agosto 16, 2009

episodio uno - come arrivare a Selinunte

Provate a interrogare Google con "Come arrivare a Selinunte".

Le chiavi di ricerca in forma di domanda sono una brutta abitudine da utenti inesperti e nongiovani, verissimo - resta il fatto che purtroppo sono quelle che danno più risultati grazie a Yahoo Answers,Forum, etc.

Non siamo motorizzati, avremo bisogno di un mezzo pubblico. Chi vive in Sicilia conosce bene la storia: la rete ferroviaria è avviata a una lenta dismissione (o a un investimento che tende allo zero) e le compagnie di autotrasporto ingrassano.

La mia Lonely Planet mi ricorda che per arrivare a Selinunte devo prima arrivare a Castelvetrano. Il sito della Salemi trasporti (che si smonta con tutti i browser eccetto IE - ma questo è un particolare che ricorre spesso) contiene gli orari per arrivare a Castelvetrano da Marsala e Palermo.

Torniamo alla ricerca per Selinunte: i risultati pertinenti contengono solo indicazioni stradali. Dopo un bel po' di tentativi con diverse keyword, si atterra questo sito dall' aspetto quantomeno arcaico. Sarà spartano - ma è l'unico a contenere informazioni utili - sotto forma di un tristissimo orario invernale dell'anno scorso, dalla dubbia affidabilità.

Provo ad insistere con ricerche tipo "linea Selinunte-Castelvetrano" , ricerche che ripeto nel web e nelle immagini e nei gruppi. Esausto, provo l'ultima carta: "how to get to Selinunte".

Il primo risultato è una pagina di WikiTravel, della quale voglio condividere un frammento:



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episodio zero - il viaggio

Martedì arriverò a Trapani, spendendo pochino grazie alla maggiore compagnia low-cost europea che risparmia anche sui cessi e incita indirettamente i propri dipendenti a riempirsi di cocaina per aumentare la puntualità.

Spenderemo i primi tre giorni con base a Marsala, con l' obiettivo di fare un giro nei dintorni (Mazara del Vallo, Selinunte), poi ripartiremo alla volta di Favignana, farfalla del mediterraneo (suona troppo bene, sembra lo spot di una crociera).

Questo pomeriggio sto cercando informazioni in giro, e c'è abbastanza materiale per tirare giù una miniguida contro l'esaurimento nervoso.

Il blog raccoglierà tutti i tesori e la spazzatura nella quale mi imbatterò durante l' organizzazione del viaggio, l' indicizzazione con le keywords giuste e Google faranno il resto.

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