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venerdì, maggio 30, 2008

dintossicazione forzata

Sono in ufficio, precisamente in viadiponente83, e saltello tra terminali semisconosciuti alla ricerca di segnale ADSL come un tossico, dopo che una settimana fa fulmini e tuoni (se preferite quel signore con la barba che indicheremo con semplicità con Dio, d'ora in poi) mi hanno portato via la scheda madre del mio portatile e la centralina che porta (portava) la connessione a casa mia.

Sto tentando di prendere questi fatti come un segno del Signore, della serie


  1. è ora che tu ti metta a studiare, devi dare sette esami

  2. è ora che tu la smetta di leggere cose apocrife, sataniche, scomunicate dalla Rete. Lo sai che il tuo amico Giuseppe Carteny bestemmia (il mio nome e quello dei miei familiari) in continuazione?

  3. è ora che ricominci a leggere qualche libro, l'altro giorno ti ho visto sfogliare City, ho occhi dappertutto

  4. quale sarà il prossimo passo, Leggo?



Quindi detto fatto: tento di preparare il secondo esonero di fisica (se tra 5 ore saprò come risolvere un esercizio riguardante un cavo coassiale e qualcos'altro) e ho iniziato Lolita di Nabokov.

Ho ascoltato Rachele ed Elisa rievocare la fantastica pratica di origliare le conversazioni altrui in treno, quindi la mancanza del portatile sarà integrata con pratiche simili, l'importante è avere sempre un quadernino sotto mano dove prendere appunti.

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