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lunedì, dicembre 01, 2008

veterani

essere dei pendolari veterani ha i suoi vantaggi.

sai riconoscere i disastri prima che accadano.

diventi un vecchio Tiresia, capace di cogliere i più piccoli segnali ad occhi chiusi. piccoli sguardi, piccoli minuti di ritardo annunciati sul treno di ritorno.

dentro di te c'è una vocina che parla e ti divora, mentre sei seduto al freddo degli ultimi binari, lontano dagli eurostar scintillanti.

la vocina dice "ehi ti sei chiesto perchè il tuo treno è stato spostato al binario 26, a 500 metri da qui, con qualche minuto di ritardo, giusto per cominciare?"

sono le anteprime di ritorni interminabili.

la pioggia aumenta esponenzialmente le possibilità di disastri.

se sulla linea ci sono N passaggi a livello, ognuno di questi è pronto ad bloccarsi perchè magari un qualcosa si è ossidato.

potrebbero rubare del rame da qualche cavo nei dintorni della stazione Casilina.

Qualche settimana fa, più di cinquecento persone sono scese, nere in volto, alla stazione di Ciampino, da un treno che non poteva procedere. Ognuna di queste doveva scegliere se farsi venire a prendere in macchina, intasando ancora di più l' Appia già satura, o rimanere al freddo a bestemmiare sul proprio destino. Io ero quello seduto da una parte a leggere dei numeri di seconda mano di John Doe. Il mercatino di Piazza della Repubblica è veramente provvidenziale.


potrebbe spezzarsi il pantografo.

potrebbe saltare la corrente.

Flash! Dammi casa mia.

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