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venerdì, gennaio 18, 2008

ecco il sole

mi sento un po' un idiota mentre salgo sulla navetta e lei si allontana, verso le partenze.
la verità è che mi sento un po' un idiota tutte le volte che non le posso correre dietro.

ironia della sorte, il mio grigio ritorno è accompagnato da un cielo azzurro, spuntato fresco fresco per consolarmi. A Ciampino mi guardo un po' intorno, decido che non ho poi troppa fretta, e mi vado a prendere un cappuccino da un bar un po' troppo elegante per essere un bar "stazione". Sì, ci voglio anche il cacao.

Mentre giocherello con la schiuma, con le nuvole dietro di me si diradano i pensieri. Forse non sto poi così male. Posso respirare con calma e godermi questo momento, la tensione rilasciata, un' amarezza di fondo piena di speranza, quei momenti scarichi, senza elettricità, quando sembra che la testa possa rilassarsi davvero, insieme a scadenze, orari, consegne, soddisfazione e frustrazione.

Tante cose da fare, e il dubbio e sotto sotto ho veramente Voglia di farle.

La voglia del suo profumo, e il mascara sul mio maglione. Mia madre che mi dice di non riempire di cenere i maglioni.

Raccolgo quello che è rimasto sul fondo, pago i miei 90 cents di cappuccio ed il sole è veramente venuto fuori, giallo, da lontano ha già fatto capire che farà anche un discreto show al tramonto, forse per farsi perdonare i tre giorni uggiosi di merda che abbiamo sopportato.

Ma quando si sta in casa, con i sorrisi giusti la pioggia è solo sfondo.

Scrivo in treno queste righe, il sole filtra dai finestrini del minuetto e batte sul portatile.
Meglio tornare al lavoro. Ho un paio di promesse da mantenere.

"fare tutto come se... vedessi solo il sole."
Elisa Toffoli

sembra stupido come testo. e invece...

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