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sabato, maggio 23, 2009

tempi comici

Studiare il lemma di Arden è una roba strana, perchè ti trovi davanti un'equazione nella quale ogni letterale rappresenta un linguaggio, e dopo tre righe ti trovi a parlare ancora di automi, linguaggi regolari...

E la televisione è accesa, a qualche metro da me. 

Il servizio pubblico sta stipendiando quello che dovrebbe essere un comico, che parla un romanesco sanguinolento, ma fa delle battute veramente pessime. Gioca sulla volgarità, e verso la fine usa come ultima carta gli annunci di Porta Portese. Si gonfia, rilancia sulla triviliatà e le similitudini facili, niente, non funziona.

A ventidue anni mi viene una fitta di nostalgia per epoche e battute mai viste in diretta, per la comicità sincera, pulita e arguta allo stesso tempo, da Trilussa ad Aldo Fabrizi.

Ed ora, pubblicità, per fortuna.

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venerdì, maggio 08, 2009

teorema di incompletezza di Gödel

"Nei bambini è interessante anche l'atteggiamento nei confronti dei paradossi logici. Io sottopongo spesso ai bambini il paradosso di Zenone, così: dico al bambino di andare verso la parte e di fermarsi a metà strada; lui obbedisce. Poi gli dico: "Adesso cammina verso la parete e fermati a metà strada da dove sei ora". A questo punto gli chiedo "Che cosa accadrebbe se continuassi a fare così? Arriveresti mai alla parete?". Se il bambino capisce il problema mi risponde "E' un gioco molto divertente." e scoppia a ridere. 

A me sembra molto significativo: mi ricorda la teoria freudiana dell'umorismo. Una cosa buffa rappresenta un pensiero proibito che riesce a superare la censura. Questi paradossi logici sono esperienze cognitive  traumatiche: scatenano oscillazioni mentali quasi dolorose, come succede per esempio quando si cerca di vedere entrambe le facce del paradosso del mentitore: questa frase è falsa. Questi giochi logici rappresentano, per l'intelletto, lo stesso genere di minaccia che le battute sul sesso o quelle sadiche rappresentano per le emozioni. 

E' molto importante il fatto che se ne possa ridere: Ciò consente di uscire indenni da una logica incoerente, trattando le incoerenze e i paradossi come configurazioni di pensiero da evitare.

Le persone intelligenti sono quelle che in qualche angolo della mente posseggono innumerevoli configurazioni di pensiero errate, che esse conoscono come potenzialmente nocive.

[...] Questo è poi, per me il vero significato del teorema di Gödel , secondo il quale, in breve, un sistema matematico coerente soffre di certe limitazioni. 

La coerenza si paga con una perdita."

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