e mi sveglio
e mi sveglio, e uno è a torso nudo, russa a scatti - non è a tempo, ma sta fumando meno, in effetti.
la faccia dell'altro è sprofondata nel cuscino.
muovo passetti, piccoli, verso la cucina, verso i resti della serata.
storco il naso per la povera bottiglia di limoncello lasciata aperta.
respiro, apro la porta. piove, piove e piove, su questa Roma di sabato mattina, deserta, assonnata, e più svogliata del solito.
ri-respiro, e in pochi passi mi faccio inghiottire dalla metro B.